MISTERI della GIOIA

Lunedì, Sabato

Là dov’è il tuo tesoro,

sarà anche il tuo cuore.

Matteo 5, 21

Santo Rosario:

Il Rosario è una corona di rose celesti

che vengono poste sul capo di Gesù e di Maria.

San Luigi Maria Grignion de Montfort

Il Rosario è preghiera dal cuore cristologico,

concentra in sé la profondità dell’intero messaggio evangelico,

per lasciarsi introdurre alla scuola di Maria,

alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo

e all’esperienza della profondità del suo amore.

Giovanni Paolo II

1) Si fa il Segno della Croce e si recita il Credo.

2) Si recita il Padre Nostro.

3) Si recitano tre Ave Maria per la Fede, la Speranza, la Carità.

4) Si recita il Gloria al Padre.

5) Si enuncia il primo Mistero e si recita il Padre Nostro.

6) Si recitano dieci Ave Maria meditando il Mistero.

7) Si recita il Gloria al Padre e la Preghiera di Fatima.

Primo Mistero Gaudioso: L'Annunciazione dell'Angelo a Maria Vergine.

 

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, ad una vergine promessa sposa di un uomo della casa di David, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: Ti saluto, o piena di grazia: il Signore è con te! A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine. Allora Maria disse all'angelo: Come è possibile? Non conosco uomo. Le rispose l'angelo: Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio. Allora Maria disse: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. E l'angelo partì da lei. (Lc 1,26-38)

 

«Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.» (Lc 1,26-38) 

«L'annunciazione a Maria inaugura la "pienezza del tempo" (Gal 4,4), cioè il compimento delle promesse e delle preparazioni» (CCC, 484).

La meditazione e la contemplazione nella preghiera del primo Mistero della Gioia ci insegna la virtù dell’umiltà profonda, dello spirito di accettazione e di adesione, di generosa collaborazione al volere della Coscienza di Vita. Maria, nella sua povertà esteriore e nella sua ricchezza interiore, riesce a riconoscere e a realizzare questa Volontà Divina, proprio grazie alla Sua affinità e purezza di cuore da cui sgorga un’acqua limpida ripiena d’Amore che nutre, disseta e fa sbocciare i fiori della Gioia.    

Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il Mistero), Gloria al Padre, Preghiera di Fatima.

Secondo Mistero Gaudioso: La Visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città della Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore. Allora Maria disse: L’anima  mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. (Lc 1,39-48)

«In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giudea. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!» (Lc 1, 39-42)

«La "visitazione" di Maria ad Elisabetta diventa così visita di Dio al suo popolo» (CCC, 717)

La meditazione e la contemplazione nella preghiera del secondo Mistero della Gioia ci insegna la virtù della carità, della generosità, dello spirito di Amore verso il prossimo. Maria sente il bisogno di comunicare la sua Gioia, di far conoscere Gesù che vive nel suo grembo ricolmo d’Amore. Ella annuncia tutto questo ad Elisabetta che immediatamente riconosce quelle parole di Verità capaci di comporre il sublime canto del Magnificat.

Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il Mistero), Gloria al Padre, Preghiera di Fatima.

Terzo Mistero Gaudioso: La Nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra (…) fu fatto quando era governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia. E subito apparve una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama. (Lc 2,1-44)

«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. 
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo» (Lc 2,1-7).

«Gesù è nato nell'umiltà di una stalla, in una famiglia povera; semplici pastori sono i primi testimoni dell'avvenimento. In questa povertà si manifesta la gloria del cielo» (CCC, 525)

La meditazione e la contemplazione nella preghiera del terzo Mistero della Gioia ci comunica l’avvenimento del Natale, la nascita di Gesù, la Luce del Mondo, la Via, la Verità e la Vita. Nascita che può avvenire in ogni essere aperto all’Amore, sprigionando nel cuore la Luce del Sole; è arrivata sulla Terra la più grande Stella.

Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il Mistero), Gloria al Padre, Preghiera di Fatima.

Quarto Mistero Gaudioso: Gesù viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe.

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore… Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito santo che era su di lui gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima. (Lc 2,22-35)

«Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore» (Lc 2, 21-24).

«La circoncisione di Gesù, otto giorni dopo la nascita, è segno del suo inserimento nella discendenza di Abramo, nel popolo dell'Alleanza, della sua sottomissione alla Legge » (CCC, 527).

La meditazione e la contemplazione nella preghiera del quarto Mistero della Gioia ci insegna la virtù del sapersi donare al prossimo, quindi della capacità di offrire il frutto della propria Vita per il suo perpetuarsi quale Luce di Salvezza.

Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il Mistero), Gloria al Padre, Preghiera di Fatima.

Quinto Mistero Gaudioso: Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio.

I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre essi riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo rimasero stupiti e sua madre gli disse: Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. Ed egli rispose: Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Lc 2,41-51)

«I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero... 
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte» (Lc 2, 41-47)

«Il ritrovamento di Gesù nel Tempio è il solo avvenimento che rompe il silenzio dei Vangeli sugli anni nascosti di Gesù. Gesù vi lascia intravvedere il mistero della sua totale consacrazione a una missione che deriva dalla sua filiazione divina: "Non sapete che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" » (CCC, 534).

La meditazione e la contemplazione nella preghiera del quinto Mistero della Gioia ci porta alla conoscenza della scuola del Padre Celeste che tutto abbraccia con il suo Amore, ed è proprio qui che troveremo Gesù, penetrando nel Tempio dello Spirito.

Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il Mistero), Gloria al Padre, Preghiera di Fatima.

 

Si recita la Salve Regina.

Si recitano le Litanie Lauretane

Si fa il Segno della Croce.

Preghiere:

Credo

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Padre Nostro

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Ave Maria

Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Gloria al Padre

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera di Fatima

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Salve Regina

Salve Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.















in sottofondo: La mia anima canta dei Gen Verde

Per CONTATTI: antoniob64@libero.it


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